Una dama un giorno si avventurò per il mondo, per cercare qualcuno con cui condividere la sua situazione; il fatto è che da sola non sapeva più su chi contare, con chi poter giocare, chi poter amare e da chi poter essere amata senza essere tradita. Dopo l'ennesima sconfitta aveva deciso di andarsene via da quel luogo dove era da sempre confinata, e sconfinare… Ma ora che aveva raggiunto il cuore della foresta e la sera annunciava la notte ormai vicina, si sentiva sola, sempre più sola. Gli mancavano le sua pedine, e non solo le sue, ma anche quelle contro le sue; sentiva la mancanza anche di quei virili damoni che le facevano la corte; e se è vero che era partita all'avventura, ora questa situazione aumentava in lei la paura, l'ansia, il disagio, la solitudine. Rimpiangeva le sue prigionie, che almeno le avevano dato finora sicurezza; avrebbe voluto tornare indietro, a riprendersi quel poco del tutto che aveva sognato, mentre ora aveva il tutto e sognava di tornare a quel poco. Tutta quell'atmosfera di mistero le faceva mancare la terra sotto i piedi. Le regole precise delle mosse di prima adesso non servivano per niente ad indicarle la strada, a darle almeno una possibilità. Scomparve pian piano nel folto della foresta, e nessuno mai più la ritrovò e nemmeno la cercò; si dimenticarono di quella dama, ma il mondo continuò a giocare anche senza di lei. Già, il mondo è pieno di dame e di damoni, di pedine che si sfidano e che si giocano le vincite, disposti tutti ad amare e ad essere amati, ma anche a tradire e ad essere traditi, pur di continuare a giocare.
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