CAPUT DE FINE


L'attenzione cade sempre dove il dente duole, e non si tratta più allora di sentire il dolore, ma di vederlo, seguirlo fin là dove lui ti indica la porta per uscire da quella situazione sgradevole. Allora, proprio perché siamo deboli, ci affidiamo a questa guida, anche se non sappiamo dove andremo, dove ci porterà, dove andremo a finire. Ma tra il continuare a vivere così e il finire non si sa dove, adesso scegliamo il finire, già proprio quello che odiavamo dall'inizio e che da sempre cercavamo di evitare, sperando di non finire mai lì. Ma adesso che siamo in viaggio verso il nulla, ecco che per paradosso cresce la speranza, mentre prima, sempre per assurdo, le nostre certezze vacillavano. C'è sempre un controsenso in ogni senso della nostra vita, è che finchè la vita non è messa alla prova, non proviamo nient'altro che il nostro senso, che si rivela essere solo in parte strada, proprio come ogni senso unico: ce n'è anche un altro. Senso inverso, che spesso è sostituito e dà origine al doppio senso, e al senso interno, al non senso, e così via. Ecco perché diciamo che tutte le strade conducono a Roma, anche se non è vero, ma ci basta l'illusione per darcene la speranza. Già, l'attenzione, come dicevamo all'inizio, cade sempre là dove c'è dolore e fragilità.

 

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