Di per sé non c'è nulla che invada la mente senza che ci sia un incidente. Ogni ingresso mentale prende forma, ma appena esce e riesce a uscir nel mondo, appena fuori, ecco che si deforma e prende tutto un altro aspetto. Per cui diciamo che non intendevamo questo o quello, e gli altri interpretano male quello che noi pensavamo in bene, o prendiamo tutti quanti lucciole per lanterne. Il mondo è fatto così, e la mente non lo vuole così. Così è se vi pare non pare più a nessuno così, per cui nel grande marasma appare all'orizzonte solo la formula magica dell'apriti sesamo, che applicato a noi vorrebbe dire: apriti cielo! Non basta più il nostro cielo a raccogliere in sé tutte le nostre fandonie, deve aprirsi a un'altra dimensione, ad una extraterrestrità dove tutti ci sconosciamo come alieni universali della stessa banda. Come ragionare, a questo punto, per evitare queste situazioni spiacevoli e disdegnose? Non abbiamo la soluzione certa; ma se ci sediamo insieme, un giorno qualunque, e ci beviamo sopra uno spritz o un succo di frutta, forse cominciamo a dubitare che il punto di forza dei nostri ragionamenti, proprio quella nostra mente, possa sedersi con noi in quel momento.
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