LA CAPRA IN BANCA


Né sopra né sotto la panca, ma dentro la banca un giorno entrò una capra chiedendo alla cassiera se quella che si trovava di fronte era una bestia vera. Offesa e risentita, la cassiera aprì la situazione del conto corrente e inserì la presa dell'elettricità nella bocca di quella capra maleducata e stupida che si mise così a parlare elettricamente, magneticamente, alla maniera del bancomat. Fuori di qui! - gridò la cassiera e la capra scappò fuori, insinuandosi negli interessi dei clienti, nei versamenti dei pianti dei debitori, nei ghigni dei creditori e nei passi sfuggenti di quei banchieri che sempre più da lontano, mentre fuggivano, davano un occhio veloce alla situazione. Come salvare capra e mazzette, interessi e tassi, tacere e dover informare? Da dove è spuntata questa ossuta capra che, invece di crepare, ci fa scombussolare tutta la banda della banca? Da quando dal latte da mungere si è passati a mungere quelli stanno sotto la banca? Da che mondo e mondo si è mai vista una capra che mette in discussione quelli che stanno sopra la banca? E ora, dove è finita questa stupida ossuta? Ah, eccola là, sdraiata sulla panca, che sta crepando di crepacuore e di solitudine!...Crepa, capra che credevi di poter vivere dentro la banca!
 
 

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