INTERVISTA A UN ATEO
Scusi, la posso intervistare?
Perché le interessa?
Mi hanno detto che lei si professa ateo. E' proprio così?
E' vero.
Cosa intende con questa definizione?
Che non voglio saperne né di dio, né di religione né di chiesa.
Posso sapere da dove nasce questa posizione?
Da imposizioni del mio passato e da situazioni sgradevoli subite.
Ora quindi in questo modo si sente libero?
Sì, abbastanza.
Perché abbastanza e non pienamente?
Beh, non è che riesco a realizzare tutto quello che voglio.
Perché ci sono ancora altre condizioni?
Certo, e ce ne saranno sempre.
Non ha qualche nostalgia?
Beh, di religione, no; di chiesa nemmeno; forse, un po' di dio.
In che senso?
Vorrei aver conosciuto quel dio che mi è stato nascosto finora.
Quindi lei crederebbe a questo dio...
Sì: da sempre cerco di vedere se ci sia un dio non come quello…
Quello che le hanno inculcato…?
Già.
E può anche dirci a che punto è nella sua ricerca?
Sono libero da ogni dio...e se dio c'è davvero, si farà sentire.
Beh, intanto, la domanda su di lui non la esclude.
Ho detto che sono ateo, non contrario.
E' una sincera posizione la sua, secondo me.
...Scusi, ma non doveva essere lei a fare le domande?
Beh, è che il suo modo di porsi è molto interessante e positivo…
Che vuol dire con ciò?
Che è un vero credente...che dà speranza, e perciò la ringrazio.
Grazie a lei.
Beh, allora...arrivederci...No, anzi: Addio!
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