Su, lasciamoci andare, sganciamoci e scateniamoci e iniziamo a ballare, senza remore e timore, dondolandoci, rotolandoci a terra se non sappiamo come, ma non restiamo a guardare. Corpo e anima son fatti per questa musica bestiale che fa uscire dall'uomo animale il meglio di sé. E se da sé altrove andrà, qualcun altro si unirà, in una onda di umanità che pare impazzita, ma che sprizza il chiaror della vita. Il ballo è sobbalzo, traballo e iperballo, subballo ma mai un imballo che blocca in sé e per sé. Se vuoi uscire fuori di te e non impazzire, devi proprio ballare a tutto spiano, chi va piano è matto e non andrà lontano. Balla invece spiazzando dalla piazza alla circonvallazione, tra le auto l'emozione cavalcherà, e ti sentirai l'eroe del rodeo, e quasi quasi un dio. Non fermarti a respirare, potresti anche morire, vivi a ritmo del cha cha, non importa chi la sa. Questa è vera liturgia che ti abbraccia e porta via, che stiracchia le tue braccia finchè dura questa pacchia. Non guardare dove vai, tu non devi aprirti mai, basta il vortice di danza che con te e con tutti avanza, non ti lascia lì da solo, ma ti stringe nel suo gioco. Salta, pesta, slancia, piega, molla e smolla la tua mano, non cercar di andare piano, questa musica speciale porta un dono eccezionale: è saltar sopra una mina, è una tattica divina. Schiere d'angeli dal cielo chi la balla è proprio vero, vero dio e vero umano...Su, balliamo, dammi mano!
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